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Glaucoma

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IL GLAUCOMA TECNICHE PER RISOLVERLO

Questa pagina è stata scritta con l'intento di aiutare i pazienti con glaucoma o i loro familiari a capire meglio tale malattia e a spiegarne le possibilità terapeutiche.
Descriveremo: le cause, i sintomi, le tecniche diagnostiche, le terapie .

glaucomaCon la parola glaucoma si identificano varie affezioni patologiche che possono provocare un danno del nervo ottico con la riduzione del campo visivo fino alla cecità. L'aumento della pressione all'interno dell'occhio (Questa pressione non ha niente in comune con la pressione del sangue ) è considerata la causa principale dei meccanismi che provocano la comparsa della malattia e il suo progredire.

 

 

Vi sono vari tipi di glaucoma:

  • Glaucoma ad angolo aperto
  • Glaucoma ad angolo chiuso
  • Glaucoma congenito (vedi pagine nella sottosezione patologie)
  • Glaucoma a bassa pressione
  • Glaucoma secondario

Il più comune è il glaucoma ad angolo aperto esso colpisce circa il 2% della popolazione sopra i 40 anni e rappresenta una delle principali cause di cecità del mondo. In tale patologia la prevenzione è l'arma più importante per sconfiggere la malattia poiché le terapie sono attualmente mirate ad arrestarne la progressione ma non possono far regredire i danni.


Glaucoma ad angolo chiuso: Iridotomia YAG LASER
















Come il nervo ottico si danneggia?

Nella porzione anteriore dell'occhio vi è uno spazio chiamato camera anteriore.
All'interno di esso si trova un liquido incolore che si chiama umore acqueo che nutre i tessuti e fuoriesce dalla camera anteriore nell'angolo dove l'iride e la cornea si incontrano. Il glaucoma ad angolo aperto deve il suo nome al fatto che questo angolo attraverso cui si drena il liquido è aperto ma per ragioni sconosciute l'umore acqueo viene eliminato con difficoltà e si accumula all'interno dell'occhio facendo aumentare la pressione. Tale pressione spinge sul nervo ottico danneggiandolo.

Chi è a rischio?

Sebbene chiunque possa essere colpito da tale patologia vi sono categorie più a rischio di altre:
Le popolazioni di colore sopra i 40 anni
Le altre razze sopra i 60 anni
Le persone con una storia familiare per il glaucoma

Quali sono i sintomi?

All'inizio il glaucoma ad angolo aperto non ha sintomatologia. La visione, si mantiene buona non vi è dolore dopo un certo periodo di tempo il paziente può cominciare a perdere la visione degli oggetti nelle porzioni più laterali mentre al centro la visione si mantiene ottima. Con il progredire della malattia, senza terapie, si avrà la sensazione di guardare attraverso un tubo fino alla chiusura totale del campo visivo.
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Come si diagnostica il glaucoma?
Molte persone potrebbero pensare che pressione dell'occhio alta significhi quindi glaucoma, ciò non è del tutto vero.
L'aumento del tono oculare pone la persona a rischio ma non per questo sicuramente con la malattia.
La pressione che il nostro nervo ottico riesce a tollerare varia da persona a persona ecco perché pressioni comprese tra 16 e 21 mm Hg che rappresentano l'intervallo definito di normalità potrebbero per alcuni essere troppo alte.
Ecco perché solo una visita specialistica accurata e l'esecuzione di esami diagnostici approfonditi sono indispensabili per una diagnosi precoce e ancora più importante per seguire nel tempo la malattia.

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Come si cura il glaucoma?

Il glaucoma può essere curato in molti modi, la medicina mette oggi a disposizione molti tipi di colliri, farmaci per via generale, laser terapia, chirurgia.

FARMACI: le medicine sono il trattamento più comune per il glaucoma nella fase iniziale, si possono presentare sotto forma di colliri o pillole. Alcuni agiscono riducendo la produzione dei liquidi all'interno dell'occhio altri favorendo lo scarico all'esterno. Oggi vi sono a disposizione molti farmaci per la cura del glaucoma e vi è la possibilità, sempre sotto il controllo dell'oculista di cambiare terapie o associarle se le pressione oculare non viene controllata o vi siano reazioni a determinati colliri. Quello che il paziente non deve mai fare è modificare o sospendere di propria iniziativa le cure ciò potrebbe causare dei danni anche notevoli al nervo ottico.

LASER TERAPIA: solitamente si utilizza la terapia laser quando quella medica è risultata insufficiente o l'oculista ritenga opportuno associarla alla terapia farmacologica. Le tecniche più comuni di terapia laser sono la trabeculoplastica e l'iridotomia in entrambi i casi questi interventi non richiedono ricovero. Il paziente si reca presso l'ambulatorio oculistico dopo l'instillazione di alcune gocce di collirio anestetico ci si siede all'apparecchio laser si applica una lente sull'occhio e una serie di impulsi di luce sono diretti nelle zone da trattare. L'intervento è totalmente indolore non bisogna bendare l'occhio e dopo un controllo della pressione oculare il paziente può andare a casa. Le nostre statistiche danno una percentuale di successo per la trabeculoplastica del 93% circa di successi nel primo anno (il tono oculare rientra nei valori normali), bisogna però ricordare che il paziente deve comunque controllarsi poiché col passare del tempo la pressione può risalire e dopo alcuni anni essere di nuovo necessario ricorre ai farmaci.
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CHIRURGIA: la chirurgia si rende di solito necessaria quando la malattia non è controllata con la terapia medica o con quella laser, anche se in alcuni casi l'oculista può ritenere di dover operare precocemente. L'intervento più utilizzato, nel mondo, è la Trabeculectomia , che ha lo scopo di creare una via alternativa al deflusso dei liquidi dell'occhio. L'intervento deve essere praticato da un chirurgo esperto, in ambiente idoneo, con personale qualificato. Si esegue una anestesia locale e dopo l'intervento l'occhio viene bendato e applicati colliri per alcuni giorni. Attualmente stiamo adottando, in alcuni casi, nuove tecniche chirurgiche come la sclerectomia profonda che consentirebbero dei tempi più rapidi di convalescenza e dei minori rischi di complicanze.

Quali sono le ricerche che si stanno facendo?
Attualmente i filoni di ricerca che si stanno portando avanti nei principali centri di ricerca universitari riguardano: la genetica, la terapia vascolare, le cellule staminali.
In futuro probabilmente sarà proprio in questi campi che si potranno avere le sorprese più interessanti per poter sconfiggere questa grave malattia.

Cosa fare per proteggere la vista?
Se sei in cura per un glaucoma ricordati di prendere sempre le tue medicine, esegui costantemente i controlli presso il tuo oculista. Puoi inoltre proteggere la visione dei tuoi familiari ed amici incoraggiandoli ad eseguire una visita oculistica completa ogni due anni .

Per maggiori informazioni puoi visitare questi siti:

Prof. Gianluca Scuderi

scuderi-gianlucaProfessore Associato di Oftalmologia Facoltà di Medicina e Psicologia "Sapienza" Università di Roma

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